mercoledì, ottobre 18, 2006

Ancora su Zapatero

"Un paese aconfessionale con una società laica come la Spagna dev'essere un esempio di convivenza. Con la fede non si legifera, appartiene alla sfera privata."

Ecco le parole che, un giorno, vorrei che fossero pronunciate da un premier italiano. Purtroppo invece qui in Italia siamo ancora a perder tempo, tutti impegnati a progettare un partito democratico, il partito democratico.

Ma che senso ha un partito democratico se alla fine sarà solo un incrocio bastardo tra Ds e Margherita?

Quando si attuerà realmente un programma serio, condiviso realmente? Quando riusciremo, anche in Italia, a mettere fuori dalla porta di Montecitorio e Palazzo Madama la fede cattolica e finalmente legiferare con laicità?

domenica, ottobre 15, 2006

«L'evasione in Italia? Un bisogno»

A proposito di evasione fiscale, il manager piemontese Flavio Briatore spiega di comprendere gli italiani che non riescono a pagare le tasse: «Se io fossi un italiano che paga il 50% e non ce la facessi a pagare entrerei nell'illegalità. Chi ha successo non deve essere illegale. Si può avere successo assolutamente nella legalità. Si diventa ricchi con il lavoro. È il mercato che decide chi diventa ricco e chi diventa povero».

Ringraziamo il signor Briatore! Peccato che lui è continua a sguazzare nell'illegalità anche raggiunto il successo...E ora viene anche a minacciare un suo ingresso in politica. Stia dov'è ora il signor Briatore, non è certo lui che può cambiare le sorti dell'Italia, anzi.

Interessante invece la visione di sinistra moderna del premier spagnolo Josè Luis Zapatero. Interpellato sulla vasta popolarità di cui gode nel mondo, stando a un sondaggio del Financial Times, in particolare in Spagna e in Italia, Zapatero presenta il progetto del suo governo, un modello per una sinistra moderna che vuol dire "conti pubblici in attivo, apertura dell’economia agli investimenti esteri, democrazia sociale". "Prima vengono i valori - dice Zapatero - i principi democratici, i diritti della persona, l’eguaglianza, il rispetto della diversità, poi viene il sociale. Quando hai una società consapevole dei principi democratici puoi spiegare alla gente il valore del welfare, che costa molto denaro. La gente capisce e accetta i costi".

fonte notizie: Corriere della Sera

sabato, ottobre 14, 2006

Ecco perchè sono diventato un blogger:


Già immagino le vostre facce perplesse e i vostri volti dubbiosi...mi sembra di vedervi...

Non preoccupatevi, so già anche a cosa state pensando:

"Il prossimo..." oppure:
"Mancava solo lui..." o anche:
"Questa cosa dei blog va proprio di moda..."
"E' arrivato il 700millesimo blogger italiano..."

Bravi, bravi... Però mi sembrate troppo scontati...
Pensavo che nella Blogsfera ci fossero persone più intellettualmente complesse...

Vabbuò va, basta con le insinuazioni e con gli scherzi, altrimenti so già di farmi solo nemici (mi hanno raccontato che questa "blogsfera" può essere spietata), passiamo invece alle presentazioni:

Avrete letto il titolo di questo blog immagino, giusto? Si chiama "SENZA SCHEMI" e il titolo mi sembra abbastanza esaustivo.

Alla fine credo che un blog fatto bene non debba avere schemi,giusto? Bene, posso dire già da ora che questo blog non ne avrà mai, anzi sarà un blog che avrà come unico obiettivo quello di minacciare e combattere tutti gli schemi e i banali preconcetti che la triste società in cui viviamo (ormai decisamente in fase di tramonto, se non di declino) ci ha imposto dalla nascita e continua ad imporci tutti i santi giorni in tutte le sante occasioni.

Qualcuno starà ripensando: "eccone un altro, è arrivato lui, tutti uguali sti blogger che credono di cambiare il mondo...". Risposta:

Si bravi, eccone un altro, e speriamo che ce ne siano sempre di più!!! Ho scoperto il mondo dei BLOG da 3 mesi, rendendomi conto dell'enorme potere che possono avere, e soprattutto del compito che devono assumere in questa società moderna.

La Blogsfera è un luogo dove si accede, e si accederà sempre più, alla ricerca di informazioni, indipendentemente dal tipo, siano esse di politica di economia o di cronaca. Cos'è quindi un blog? E' un luogo LIBERO (free, libre, frei, livre, 自由, 자유로운, 免费, حر) dove chiunque può provare a fare il giornalista, o meglio dove chiunque può contribuire a sviluppare una nuova branca del giornalismo: il giornalismo partecipativo.

Con questo cosa voglio dire: il ruolo che i blogger devono avere è quello di vigilare i media tradizionali!!!

Tutti quei media che ci hanno preso per c... in questi anni e che continuano a farlo!!! Alla fine qual è la differenza tra un blogger e un giornalista? Che i giornalisti sono pagati per scrivere ed interpretare le notizie, i blogger per ora, grazie a dio (o Allah se preferite), ancora no... i BLOGGER SONO LIBERI, senza schemi appunto!!! Insomma un blog fondamentalmente non deve dare conto di quello che scrive a nessuno se non ai suoi lettori, che lo vanno a leggere solo perchè lo ritengono realmente credibile, scompare così la censura o il condizionamento di cui spessissimo i giornalisti tradizionali sono vittime. Vi sembra poco???

Io credo proprio di NO!!!! E per questo ho deciso di buttarmi nella mischia, di cominciare a mordere anch'io alle caviglie dei media tradizonali.

Parola d'ordine: Verità!